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Editoriale n. 2 anno 2


di Giampiero Prassi


Come ogni numero siamo qui a parlare.

Questa volta saremo molto brevi, rispetto alla concione dello scarso numero.

Prima dei dati, nel numero 6 della fanzine "La Spada Spezzata" nella presentazione dei racconti molti riferimenti a T.D.S.

Su autori come Mariano e Barbierato che siamo stati noi i primi a pubblicare ed adesso hanno un loro spazio su altre riviste.

Garavini pubblica un racconto sulla rivista "Alter" e anche lui ha debuttato sule nostre pagine.

Altri autori che hanno pubblicato per primi su T.D.S. Raiteri e Lagna hanno poi cominciato ad affermarsi anche altrove.

Enzo Verrengia, nostro acuto saggista pubblicherà un racconto sulla fanzine The Time Machine che tutti voi conoscete per essere l'attuale Olimpo degli scrittori italiani di S.F.

Cosa significa questo?

Brutalmente che T.D.S. rende, comincia a macinare gioco come si dice in termine calcistico.

Sono dati esteriori, ma direi significativi tenendo conto del fatto che per il momento non abbiamo fatto ancora nulla di veramente geniale…

Ad un anno virgola sei mesi dalla nascita di T.D.S. quindi i risultati ci sono.

La richiesta di spiegare le motivazioni dello scrivere sta cominciando a dare i suoi frutti, non si tratta di nulla di speciale, ma è la questione di principio che ci pare valida.

Il pool partirà molto presto e ne vedremo delle belle.

Adesso veniamo ad un argomento che ogni curatore di fanzine non sa mai come affrontare. Io ci provo, chiedendovi comprensione.

All'inizio della rivista avevamo promesso il pagamento del materiale, la cosa poteva funzionare sul numero 1, ma poi con l'aumento del materiale la cosa cominciava a divenire insostenibile. Generalmente tutte le riviste amatoriali non pagano i collaboratori perché si tratta appunto di riviste amatoriali che hanno già tanti problemi senza andarsene a cercare altri.

Noi abbiamo poi ridotto il compenso ai racconti, ma siamo sempre lì o tutti o nessuno. Era decisamente un passo troppo lungo per la nostra gamba.

La rivista ha dei costi altissimi di stampa e spedizione ed oggi come oggi T.D.S. correva il rischio di uscire annualmente troncando quel contatto trimestrale che invece è il minimo indispensabile.

Dal prossimo numero per questi motivi chi pubblica su T.D.S. non verrà retribuito con una tariffa regolare e prefissata, tuttavia l'impegno va premiato per cui studieremo una classifica dei lavori numero per numero, classifica determinata dai lettori che compileranno un'apposita scheda.

Il vincitore (sia autore di saggi che di racconti che di disegni) verrà premiato con 10.000 £ l'opera e l'autore che nel corso dell'anno avrà ricevuto i maggiori consensi (nell'ambito di una singola scheda voto) verrà premiato con 50.000 £.

A partire dal 1984 l'invito alla narrativa verrà sospeso ed i soldi per esso stanziato verranno distribuiti con questo sistema a chi si distinguerà maggiormente.

Ci sembra l'unico compromesso sostenibile.

Questi discorsi di soldi sembrano meschini ma se considerate che lo scopo di T.D.S. p quello di pubblicare tutti in un modo o nell'altro, o comunque già avviene che una netta percentuale degli interessati a T.D.S. pubblica lavori sulla rivista, non solo accade che praticamente non si hanno lettori che pagano ma collaboratori che si DEVONO pagare. E allora francamente il discorso non può reggere per evidenti motivi, tutto il peso economico della gestione cade su una persona sola (il sottoscritto) che onestamente non può dilapidare fette cospicue del suo stipendio.

Questo discorso andava evitato sin dall'inizio come molti hanno fatto, sarà stato per ingenuità o non prevedendo l'onere futuro della rivista, ma nei primi annunci promettevamo ciò che nessuno promette ed a quanto pare a ragion veduta.

Oltre al discorso d'impossibilita finanziaria c'è anche il discorso diremmo "etico"; T.D.S. è una fanzine non la parata di stelle di un grande editore, non si basa su aridi rapporti monetari, ma su ciò che cementa buona parte del fandom, l'amicizia; per cui tutti noi facciamo dei sacrifici e li facciamo per passione, donandoci reciprocamente qualcosa e non barattando delle panzane con della carta imbrattata.

Il nostro compromesso nella sua fase a pieno regime metterà in lizza circa 150-200.000 £ da distribuire su 4 numeri.

La gara che si svolgerà ogni numero sarà inoltre uno sprone (sebbene platonico) a dare il meglio.

Per concludere diciamo che solo riviste che sono in attivo possono pagare i collaboratori, riviste che non hanno fine di lucro vuol dire che stanno già in partenza sostenendo iniziative che MAI produrranno profitto, perché si basano su valori umani e non commerciali.

State pur tranquilli che se per un caso assurdo T.D.S. diventerà famosa, potrebbe in teoria accadere, si ricorderà di chi l'ha aiutata a prendere il volo.

In tema di risparmio motivato dal garantire la presenza massiccia della rivista; abbiamo acquistato con enorme sacrificio una macchina da stampa.

La qualità della stampa è questa, meno dell'1 ma meglio dei precedenti...

Da questo numero potremo adeguare esattamente le copie alla richiesta, mentre prima avevamo un forfait col tipografo di 200 copie che sono il doppio dell'attuale richiesta sulle 120 copie. è un fatto importante in quanto riduce gli sprechi a zero. Inoltre permette di stampare anche solo le venti copie per esempio… il che garantisce ormai l'impossibilità fisica della cessazione di T.D.S. in tempi di almeno 3 anni.

Risolvere il problema della sopravvivenza senza scadere è il segreto di tutti i successi di ogni fanzine italiana che sia durata a lungo.

E noi ci siamo finalmente arrivati.

Potremo inoltre dare il via alla realizzazione di tanti libricini in edizione limitata narrativi e saggistici che daranno la possibilità a molti di voi di esprimersi più compiutamente anche al di fuori della semplice rivista.

Ampi spazi dunque, creati da risorse economiche durature.

Avete avuto dimostrazione di quanto ci siamo sempre impegnati per darvi di più ad ogni numero, ora vi diamo nei fatti la dimostrazione che siamo definitivamente usciti dal periodo d'avvio; e se ci daremo da fare sicuramente fra non molto il pubblicare su T.D.S. o l'appoggiare la rivista sarà un titolo che avrà valore per tutto il piccolo ma imprevedibile (quanto a prospettive) mondo del Fandom.

Al premio Italia della nona Italcon T.D.S. è giunta quarta, il che significa che la gente si sta accorgendo di noi.

E noi con passione, e continuando nella modestia e nella perseveranza, vi rilanciamo la sfida.

Ciao.






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