La grande luce
di Giovanni Ruggiero
Era una dolce serata di fine luglio. La luna, quasi consapevole della propria bellezza, rischiarava gli oleandri colorati, appena scossi da un soffio di vento.
L'assoluto silenzio fu rotto d'improvviso dal ronzio delle Unita Volanti che in quel momento solcarono in due il cielo.
Per un attimo. Poi la voce dei grilli coprì del tutto il monotono ronzio.
Un normale volo di ricognizione: il tran tran di ogni sera.
Le due unità volanti virarono simultaneamente per innalzarsi insieme in sincronismo perfetto. Routine. Altri pochi minuti di volo prima di far ritorno alla base.
Senza alcun preavviso la prima unità volante si staccò per lanciarsi giù in picchiata, compiendo spericolate evoluzioni giusto per rompere la monotonia della missione.
La comunicazione tra le due unità cominciò ad animarsi:
- Ti è dato di volta il cervello? - Chiese divertita la seconda unita.
- È uno spasso UV2! Perché non mi segui. -
- Sono stanco. Divertiti e quando hai finito dammi un fischio. Io ti copro. -
- OK! Però non sai cosa ti perdi. - Fu la risposta.
L'unita riprese le acrobazie sorvolando a bassissima quota il suolo. Ora si impennava improvvisamente per evitare ostacoli, ora picchiava decisa ancora verso il basso.
D'improvviso, di lontano, un bagliore azzurrognolo filtrò tra gli alberi lacerando l'oscurità.
- Ehi ... c’è una festa, UV2! Perché non scendi giù? -
Ma la stanchezza cominciava a farsi sentire. Dormire: UV2 non avrebbe potuto desiderare di più.
- È straordinario Non ho mai visto niente di simile! Mi senti UV2? -
- Si, ti sento, ma falla finita … - Troncò la seconda unita volante.
- È una luce accecante. -
- Lo so, la vedo anch'io da qui. –
- Io mi avvicino, che dici? –
- OK. Ma vacci piano, può essere pericoloso –
La piccola unità volante prese un'altra impennata e si avviò decisa verso il chiarore. La luce era ancora lontana e l'unità volante spinse al massimo della potenza. Dall'alto si poteva distinguere benissimo la sua piccola sagoma stagliata contro la grande luce. quasi una piccola luna azzurra a pochi metri dalla terra. Neanche UV2 aveva mai visto qualcosa di simile. La luce azzurra appariva sinistra. Spezzandosi tra le foglie ed i rami, lanciava spade accecanti quasi come a voler colpire il cielo per ferirlo. Le foglie, le case, gli alberi, tutto quanto era colpito diventava spettrale. UV2 rabbrividì e chiamò preoccupato il compagno.
- Va tutto bene - , rassicurò UV1 - c'è però qualcosa che non va alle ali o forse al timone di coda: non riesco a virare. -
- Prova senza perdere la calma. -
L'unità volante ormai a pochi metri dalla grande luce tentò di virare prima a destra e poi a sinistra senza tuttavia riuscirci. Come se l'apparato motorio non rispondesse più ai comandi. L'unità cominciò ad avvitarsi su sé stessa come impazzita: irresistibilmente attratta dalla grande luce.
- UV1 ... UV1 … mi senti? –
Dall'unita volante nessuna risposta. Si udì solo un "trac", poi più nulla.
La piccola unità volante s'era schiantata contro la grande luce, quasi come se avesse voluto deliberatamente trovare la morte. Alla seconda unità volante non restò che dare l'allarme.
- Uv2 chiama base ... - cominciò concitata - Mi sentite? -
- Si, vi sentiamo; cosa c'è? -
- Una disgrazia! - Non sapeva come spiegare l'accaduto. "Non mi prenderanno sul serio" pensò.
- Che disgrazia? -
- Abbiamo avvistato una grande luce e prima che potessimo fare qualcosa UV1 è stato attratta e … - respirò profondamente – e ... è stato disintegrato... -
- È uno scherzo? -
- No, santo cielo, date l'allarme. Presto. –
La base si animò. In pochi minuti decine di unita volanti erano già pronte al lancio. Lo Stato maggiore al completo prese posto nella grande sala strategica. Da questa sala era possibile sferrare ogni attacco solo pigiando uno dei bottoni rossi che lampeggiavano su un enorme pannello quasi in attesa che qualcuno solo li sfiorasse.
Era accorso il Ministro della Difesa ed il Capo di Stato Maggiore. Ancora non avevano ritenuto opportuno informare il Re.
La comunicazione con la seconda unità volante fu ripresa dal Capo di Stato Maggiore:
- UV2 descriveteci quello che avete visto e dateci la vostra posizione. -
La descrizione fu concisa. La luce, così grande che avrebbe potuto consentire su tutta la sua superficie l'atterraggio di migliaia di unità volanti contemporaneamente, sembrava dotata di un micidiale potere; quello di attirare le unità volanti con i suoi bagliori e disintegrarle una volta a contatto con essa.
- È mostruoso! - Commentò un Ministro.
- Sembra una specie di campo magnetico in grado di risucchiarci una volta entrati nel suo micidiale raggio - proseguì l'unita volante - bisogna stare molto alla larga per non essere presi nella trappola. -
- È una nuova arma dei terrestri di cui avevamo già notizia dai servizi segreti - informò l'esperto militare - non credevamo però che fosse già stata messa a punto. -
Chiamato a dare altre informazioni, spiegò che la nuova arma poteva ritenersi cento volte più potente e distruttiva delle armi chimiche che, al contrario, avevano un'efficacia più limitata, dando la massima potenza distruttiva solo in luoghi chiusi e male areati.
- Bisogna fare subito qualcosa – Tuonò il ministro della difesa. Decisero di far decollare altre dieci unita volanti. La seconda unità, già in volo, avrebbe assunto il comando delle operazioni tenendosi in contatto costante con la base. Dopo pochi minuti le unità già sorvolavano la grande luce ad un'adeguata distanza di sicurezza.
- Siamo sull'obiettivo, signore. - Annunciò UV2.
- Bene, cosa vedete oltre la grande luce? -
- Ci sono numerosi terrestri che camminano molto lentamente. Uno solo è fermo vicino alla grande luce. Chiedo l'ordine di attaccare. -
- No, è un tranello dei terrestri. Sorvolate la zona tenendovi sempre a distanza di sicurezza. -
Le unità in formazione con alla testa UV2 compirono un largo giro per ritornare di nuovo sull'obiettivo.
- I terrestri, signori, sono entrati nella loro base. Resta fuori solo l'uomo vicino alla grande luce.
- Attaccatelo! - fu l'ordine secco.
Una dopo l'altra le unità volanti ruppero la formazione puntando verso l'uomo. Sembravano però impazzire appena uscite fuori dal raggio di sicurezza.
Con tragiche piroette, in picchiata, una dopo l'altra finirono con lo schiantarsi contro Grande Luce con un terribile "trac".
Per ultima provò UV2 trovando sorte non diversa ed orrenda.
Un solo sentimento di sdegno percorse l'intera base. Dopo i primi attimi di sgomento la grave decisione apparve a tutti ormai inevitabile: l'attacco totale.
Il Re ormai al corrente del grave pericolo, con voce commossa si rivolse a tutte le unità volanti della base in grado di prendere il volo: "Io so di spingervi verso una morte sicura. Molti di voi non faranno mai più ritorno, non rivedranno mai più i propri cari.
In questi momenti cessano gli affetti. Io volerò con voi e voi mi seguirete in questa che anche per il vostro Re può essere l'ultima battaglia. Voi mi seguirete con una sola speranza, un solo sentimento: vincere! In questo tragico momento è una sola la parola d'ordine: bisogna vincere!".
Era la guerra, Una per volta le unità volanti presero il volo. A decine, a centinaia. Un solo ronzio enorme per lunghi minuti coprì ogni altro rumore della base.
Fu una strage. Lo sterminio di un intero popolo.
In quella dolce serata di fine luglio, in una casa nascosta da una macchia colorata di oleandri, appena scossi da un soffio di vento, la festa volgeva ormai al termine. Da lontano se ne sentivano le voci.
- Un altro Martini? -
- Per carità, vedo già doppio! –
- Ma non c’è un disco migliore? -
- Ti annoi Francesco? È mezz’ora che guardi quella lampada!...-
- No, no …. non mi annoio. Questa lampada è un vero spettacolo! Credo che abbia attirato ed ammazzato tutte le zanzare della zona,
La prima si è buttata sopra come se avesse trovato chissà cosa, poi ne sono venute una diecina e tutte "trac", "trac" sono scoppiate. Non le ho contate, ma saranno state centinaia. Avresti dovuto vederne una: era grande così! Doveva essere il capo! –
- Hai ragione! Senza questa lampada credo proprio che ci avrebbero mangiati vivi! -
La luce azzurrognola ammantava il terrazzo, le bottiglie vuote, i bicchieri e le ceneriere colme sui tavolini. Una serata tranquilla, calda, solo qualche altro "trac" di tanto in tanto.
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The Dark Side Copyright © di IntercoM Science Fiction Station - (11 letture) |