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di Roberto D'Onofrio


THINGS TO COME:

Nonostante la distribuzione italiana ci abbia lasciato il solito buco estivo condito dal più totale limbo sui suoi fatti e misfatti, e darà come consueto il solito infido tocco alla produzione (leggi censura, tagli, ritardi ecc.) eccovi una serie di flashes sui films in produzione o già terminati per la stagione 83/84: entro la fine dell' anno la Columbia distribuirà "Krull" (in proiezione in questi giorni ndr), ambientato su un pianeta dai due soli che per generazioni ha assistito alle guerre di due imperi per la supremazia, ma i 2 regni dovranno unirsi per fronteggiare un ben più grande nemico, la Bestia, una oscura, e magica forza che riemerge dal passato di Krull per dominare il pianeta con i suoi malefici adepti. Krull è una miscellanea di Fantasy, Sword and Sorcery e Space Opera nonché una tra le più costose produzioni della Columbia, circa venti milioni di dollari, la regia è di Peter Yates, mentre nel ruolo principale spicca Ken Marshall.

Il nostro prolifico Lucio Fulci ha terminato "Conquest", una storia in stile barbarico con intrusioni nel fantastico, le riprese sono cominciate il 18 ottobre '82. Lucio dice che il titolo è nato dall'unione di CONan e QUEST for fire, ci asteniamo da ogni commento!

Dopo "Scanners", David Croneberg colpisce ancora con "Videodrome", gli effetti speciali eccezionali sono del mago Rick Baker ed il soggetto tratta di una TV privata che trasmette realistici e sadici programmi di tortura insieme ad un segnale che produce nella mente di Max Renn (James Woods), il ficcanaso di turno, un tumore che lo catapulta in un mondo di illusioni. Tra gli attori ricordiamo Debbie Harry, forse più conosciuta come Blondie.

Un gruppo di ragazzi che stanno andando a visitare uno scavo archeologico nel deserto si ritrovano in una zona pervasa da spiriti indiani e uno di loro possiede uno dei ragazzi, questa brevemente la storia di "Scalps" del regista e direttore degli effetti speciali Fred Olen Ray.

Nel cast spiccano: Carol Borland, Kirk Alyn e Forry Ackermann nella parte del professor Trentworth.

Mentre in Italia è arrivato da pochi mesi: "Star Treck, l'ira di Khan", è già. in lavorazione: "Star Trek, the Search of Spock", tornerà Spock?

Aspettiamo il Natale, quando il film verrà programmato in Italia per avere una risposta definitiva.

Sempre in tema di seguiti è pronto: "Psycho II", Tony Perkins ancora una volta nella parte di Norman Bates, dopo 22 anni di trattamenti psichiatrici viene giudicato adatto al reinserimento nella società e viene rilasciato, anche Vera Miles nel ruolo della sorella di Janet Leight fa il suo ritorno al motel che aveva visto i precedenti orrori e si prepara ad essere testimone di nuovi; la regia questa volta è del giovane australiano Richard Franklin che qualcuno ricorderà per. aver diretto "Patrick".

Anche le profondità marine fanno la loro comparsa ed è così che il figlio cinematografico di Roy Schnider è alle prese con uno squallido: "Jaws 3", questa volta in 3 D, tra le vittime di questo squalo che si tiene al passo con i tempi ci saranno i partecipanti ad una regata di Windsurf.

"Adventures in the Creep Zone" è invece un ritorno ai viaggi spaziali e ci presenta Peter Strauss nella parte di un pilota in missione di soccorso in un misterioso e pericoloso pianeta chiamato appunto Creep Zone, il film e prodotto dalla Columbia.

L'epopea di Conan sfortunatamente non è ancora finita (sic) ed Edward Pressman sta producendo ancora una volta la seconda avventura dal titolo: "Conan, King of the Thieves", non si sa ancora chi sarà il regista, forse lo stesso Presssman, ma è certo che Arnold Schwarzenegger tornerà ancora nella parte del Cimmeriano, ha infatti firmato un contratto per un totale di cinque films, la pellicola dovrebbe essere pronta per l'estate '84'.

Sempre a proposito di Conan, la bionda Sandahl Bergman è a Roma dove si sta girando l’ennesima versione di: "She", lo sconosciuto Israeli Avinesher ne è il regista nonché autore del soggetto. Stan Dragoti che ha diretto "Amore al primo Morso", sta progettando un remake de "La decima Vittima" intitolato "Fair Game"; "The Twilight Zone", il colossal realizzato a quattro mani da Spielberg, Joe Dante, George Miller" e John Landis è ormai terminato e dovrebbe essere distribuito entro la fine dell'anno. I confini tra Science Fiction ed Horror più genuino si vanno sempre più assottigliando, e dopo "Alien" è ora il caso di: "Time Walker", ci troviamo qui di fronte ad un alieno che si è schiantato con la sua astronave sulla terra più di tremila anni fa, e da allora è rimasto in uno stato di sospensione in una tomba egizia fino a che non viene ridestato ai giorni nostri, la leggenda della mummia e dell'alieno si fondono così assieme; il film è realizzato con un budget bassissimo, circa 750.000 dollari, e nell’opera c’è lo zampino di Roger Corman, prodotto e concepito da Dimitri Villard e Jason Williams, "Time Walker" è un ritorno alla Science Fiction più originale e genuina.

Ancora Horror e possessioni, famiglie maledette e demoni per "Mausoleum" di Michael Dugan, la famiglia maledetta questa volta è la casa dei Walker, il demone si impossesserà della giovane Susan Walker (Bobby Bresee) all'età di dieci anni, ma si manifesterà in tutta la sua malefica essenza solo raggiunta l’età dei trenta; la zia di Susan scompare misteriosamente, il giardiniere viene brutalmente ucciso e quando finalmente il demone si manifesterà completamente il marito di Susan, Oliver Farrel (Marjoe Gortner), vedrà l'inferno nei suoi occhi.

Dopo il fallimento di Jodorowsky, "Dune", uno dei classici di fantascienza più noti al pubblico è finalmente completato sotto la regia di David Lynch, (noto per la sua regia di "Elephant Man), ancora una volta il nostro caro Dino De Laurentis ci ha messo le mani producendo il tutto, il film è stato girato quasi interamente agli Churubusco studios di Città del Messico, il budget è di 45 milioni di dollari (il più costoso film dell' anno), gli effetti speciali sono del sempre affermato Carlo Rambaldi che ha costruito tra l'altro degli eccezionali e giganteschi vermi del deserto, la fotografia e del famoso Freddie Francis, nel ruolo principale di Paul è stato scelto Kyle MacLachlan, mentre nel cast spiccano: Max Von Sydow, Silvana Mangano, José Ferrer, Aldo Ray e Sting (più noto come voce e basso dei Police) che per delusione delle sue fans ha il ruolo di un omosessuale. Dune si preannuncia come il grande film del 1984, e dovrebbe essere distribuito in coincidenza con l'anno nuovo.

Oramai da tempo in circolazione per l'Europa in attesa di una distribuzione italiana che forse non arriverà mai sono: "Q the Winged Serpent", ultima opera di Larry Cohen, dove ancora una volta il tema è quello del "Monster Movie" anni 50, il mostro di turno questa volta è un serpente alato di atzeca provenienza (Quetzalcoatl) che semina morte a New York, tra gli attori spicca David Carradine; "Xtro", invece, concerne le avventure di un extraterrestre e delle sue relazioni con un bambino e la sua famiglia, gli scopi della creatura questa volta sono un po' diversi da quelli di E.T., tra le sue ambizioni l'assassinio e la conquista della terra, la regia è di Harry Davenport. Il successo ottenuto da "The Howling" (L’ululato) ne ha messo in cantiere il seguito, nel cast c'è ancora una volta la felina e bellissima Elisabeth Brooks.

Per finire lasciamo un po' più di spazio alle pellicole che, distribuite recentemente qui a Londra, saranno sicuramente programmate in Italia entro Natale:

THE HUNGER

Inizialmente doveva essere diretto da Ridley Scott, ma gli ormai avanzati impegni con "Blade Runner" fecero ripiegare il produttore (Richard Shepard), sul fratello minore di Scott, Tony Scott. The Hunger è inoltre il film che segna il ritorno al cinema di David Bowie, il cui ultimo lavoro cinematografico è stato "L'uomo che cadde sulla terra", è anche un film che vanta grandi nomi, quali il Make up di Dick Smith, tratto da un romanzo dell'ormai celebre Whitley Streiber (autore fra l'altro di "The Wolfen"),con un cast di autori eccezionali tra cui spiccano, oltre al già citato Bowie, Catherine Deneuve e Susan Sarandon; insomma un’opera che preannuncia grosse soprese. Notevole invece è stata per noi la delusione al termine della pellicola, esplicita messa in pratica di come si possa fare fiasco pur avendo a disposizione il meglio del meglio, diremo subito che i fans del Golden Boy rimarranno estremamente delusi dal fatto che il loro beniamino scompare dalla pellicola non più di quindici minuti allo stato di mummia incartapecorita vecchia più di centocinquant'anni e che il suo ruolo nel film è poco più di quello di una comparsa. L'ottima idea originale di Whitley Streiber viene qui sfruttata malamente, la storia è quella di Miriam Blaylock (Catherine Deneuve) appartenente ad una antica razza di esseri che si nutrono di sangue umano: praticamente immortali, ultima sopravvissuta. Miriam vive in un lussuoso appartamento della moderna Manhattan con John Blaylock (David Bowie), suo amante negli ultimi quattrocento anni. John è un umano reso immortale da Miriam, ma qualcosa di strano accade, senza una spiegabile ragione, così come era accaduto a tutti gli altri che lo avevano preceduto John invecchia rapidamente e nel giro di pochi giorni si ritrova allo stato di mummia, a nulla valgono gli studi della dottoressa interpellata per risolvere il caso (Susan Sarandon) ed è così che Miriam dopo aver messo Bowie in una cassa lo porta in soffitta, insieme a tutti gli altri amanti che nei secoli passati avevano fatto la stessa fine, a rimpiazzare Bowie, la Deneuve sceglie proprio la Sarandon, ma questa dopo la trasformazione in essere immortale si ribella, tenta il suicidio, le cose precipitano, gli ex amanti escono dalle casse in cui per secoli erano stati rinchiusi e spingono la Deneuve giù dalle scale, ed è così che la Sarandon diventa l’ultima erede di questa strana razza di vampiri.

L'idea originale è buona ed anche la prima mezz’ora di pellicola sviluppa un buon ritmo, ma poi le idee scarseggiano e la storia di Streiber non è sufficiente a reggere i due tempi del film, la regia di Scott qui alla sua prima esperienza cinematografica eccessivamente da galleria artistica, attenta ai minimi dettagli fino a rasentare il paranoico dell'eccesso, gli ambienti sono ostentatamente vogue, luci alla David Hamilton, voli di colombe, veli colorati che si librano nell'aria e costumi dei moglieri sarti completano quest'opera che sarebbe più indicata per la pubblicità di riviste tipo "L’uomo Vogue" e consimili che per un film. Scott risente ancora dell’ambiente degli spots pubblicitari dal quale viene e a nulla valgono i superbi trucchi di Dick Smith e le ottime musiche per risollevare questa pellicola dalla noiosità stentata in cui è caduta.

IN BREVE:

Halloween III: Season of the Witch. Nonostante ciò che può lasciar presupporre il titolo, Halloween III niente ha in comune con i due precedenti se non che l'officina di produzione è governata dall’ormai affermata coppia Carpenter-Hill. Ciò che si è voluto fare invece è creare un nuovo filone sul fenomeno di Halloween, creando storie totalmente autonome intorno al clima misterioso della notte del 31 ottobre.

In "Season of the witch", Conal Cochran (Dan 0'Herlihy) è un noto costruttore di giocattoli e maschere per la notte di Halloween, le sue maschere hanno però qualcosa di strano, contengono uno speciale congegno che la sera di Halloween farà morire in modo orribile tutti coloro (bambini specialmente) che indosseranno la malefica cosa guardando uno speciale spot televisivo; la pazzia di Cochran deriva da un suo odio verso l'eccessiva e incurante commercializzazione della notte delle streghe da parte della società. A sventare i suoi piani saranno il dottor Daniel Challis (Tom Atkins) e Ellie Gimbridge (Stacy Nelkin). Nigel Kneale è l'autore della sceneggiatura originale, ma il suo nome è stato levato dalla pellicola su sua richiesta in seguito ad alcuni diverbi con il nostro Dino De Laurentis, il suo tocco si avverte però per tutto il film, elegante è la regia di Tommy Lee Wallace alla sua prima regia cinematografica, da anni amico e stretto collaboratore di John Carpenter (ha lavorato in quasi tutti i suoi films), particolarmente belle le riprese all’interno della fabbrica sotterranea di maschere, protetta da robots e risplendente di bondiana memoria, il trucco di Tom Burman è convincente e la suspence non manca, la distribuzione in Italia dovrebbe essere imminente.

Treasure of the four Crowns

L'improvviso revival del processo tridimensionale ci presenta un’altra opera sulla scia de: "I predatori dell'Arca perduta" in "Treasure of the four Crowns" infatti, J.T. Striker (Tony Anthony, che è tra l’altro produttore e regista della pellicola sotto lo pseudonimo di Ferdinando Baldi) giunge nei ruderi di un antico castello in cerca di una chiave ingioiellata conservata nelle prigioni sottostanti, viene assalito dei ogni parte da serpenti, avvoltoi, lance nascoste, cani e palle di fuoco (ogni riferimento al classico di Spielberg è puramente casuale!), la chiave apre un segreto compartimento in ognuna di quattro preziose corone antichissime. che possiedono il segreto di un’antica forza. Di queste quattro, una è stata distrutta, una è custodita con cura in un museo, e due sono di proprietà del malvagio di turn, un tal Jonas, leader di un misterioso culto che le usa come reliquie per controllare i suoi discepoli. Gli eventi forzeranno Striker a recuperare i due rimanenti gioielli nella fortezza del cattivo chiamata misteriosamente: città dell’unità e dell’amore (sic.). Ci sembra superfluo svelare il finale, Spielberg si stara molto probabilmente contorcendo nel letto ma il processo 3 D e una certa dose di avventura rendono il film vedibile e simpatico in una calda sera d'estate.

The return of the jedi

La distribuzione dell'ultimo film terminante la seconda trilogia di "Guerre Stellari" in Italia sarà per Natale (recentemente è stato presentato a Venezia ndr) vi sveliamo in anteprima (quando è stato scritto il pezzo ndr) i colpi di scena più importanti: rullo di tamburi.., ed ecco … Luke si scopre essere il fratello di Leia, Han Solo e Leia convoleranno ad amore certo, nel finale mozzafiato vedremo finalmente il viso di Darth Vader che passando dalla parte del bene ucciderà il malvagio imperatore consacrando la fine dell’impero; gli effetti speciali sono al solito meravigliosi, specialmente l’inseguimento su strane moto a razzo nel bel mezzo di una foresta in stile amazzonico, i mostri ed i personaggi nuovi abbondano ed il livello dell’opera è sicuramente superiore al precedente. La regia sotto la onnipresente ombra di Lucas è di Richard Marquand.






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