Il caso del 238
di Mariano Bizzarri-FANTASTICO
"Narratori europei di science fiction" n. 13, ed. Perseo libri, ’98, 368 pagg., 20,66 €, © '94, by Bizzarri, '98 by Perseo libri s.r.l.
Altri contributi critici: "Nota introduttiva", di Ugo Malaguti, pag. 5
Il tipico romanzo scritto da uno scienziato, in questo caso un oncologo; che, qui, si rivela avere una dimestichezza con la parola scritta davvero buona, ed una capacità di costruire una trama non disprezzabile.
Vi si racconta una storia che, partendo dalla realtà
crudissima della lotta contro il cancro, finisce in un fantastico davvero immaginifico.
Ma, questo aspetto fantastico, rimane marginale, anche se è la causa scatenante di tutti gli accadimenti che vi si descrivono; ciò che, maggiormente, vi è, è la lotta di un gruppo di giovani medici, capeggiati da una figura più anziana, contro un’epidemia di una forma particolarissima di cancro, particolarmente virulenta, e diversa da quella normale, che si diffonde in un paesino del Molise.
Ed, epidemia, non è un errore; anche se il cancro, come si sa, non è contagioso.
Il racconto ha una struttura a detection, e, proprio come in un buon giallo, vi si trovano indizi rivelatori qua e là, sapientemente disseminati, che vanno poi a formare un quadro che, di volta in volta, si
chiarisce, anche se senza mai dare l’opportunità di cogliere la soluzione, fino al finale disvelatore.
E, sempre in quanto a struttura, è felicemente composto da più di cento brevi capitoletti che alternano questo e quello sviluppo che la trama ha raggiunto, cosa che ottiene
un buon effetto di suspance, e evita la possibile noia di un andamento lineare.
L’inizio è un pò appesantito da un uso forse un pò
esagerato di termini medici; ma, poi, parte veramente bene, e diventa intrigante al punto giusto.
Quella figura di medico anziano, poi, è caratterizzata
psicologicamente molto bene, e sospetto ricalchi in qualche maniera quella dell’autore.
Per quanto riguarda quell’elemento fantastico che abbiamo
detto, è decisamente meglio che non ve ne dica nulla; solamente, come ho già detto, che è davvero ben pensato, e, per quanto decisamente inverosimile, intrigante.
Un’annotazione a latere: per quanto l’autore sia un
oncologo, la sigaretta vi è presente pesantemente, fino alla pubblicità gratuita ad una marca precisa "…Marlboro…" (pag. 76), cosa che mi ha fatto pensare che,
questa, sia stata una scelta precisa, intesa esattamente ad accostare il cancro al fumo, per motivi ovvi.
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