SIGNORINI Barbara
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Nata il 19 settembre ’73 a Udine, nel ’97 frequentava un corso per Diploma Universitario in Servizio sociale a Trieste.
Ha lavorato ad un progetto di connubio fra poesia e musica e suona il pianoforte.
Romanzi: "Hanar. Le origini", ed. Youcanprint, 2017
"Capercurian", ed. Youcanprint, 2021
"Guardial", ed. Youcanprint, 2021
"Il mio florida", ed. Youcanprint, 2021
Racconti: "Oltre il visibile", "Futuro Europa" n. 20, ed. Perseo libri, ’97-il mondo viene totalmente sconvolto, dalle… radici, da un "qualcosa" che sembra essere cominciato dal tracollo di un sincrotrone, trasformandolo in uno "…dove le leggi della fisica (sembrano) gestite da un branco di folletti dispettosi" (pag. 183), e, nel surreale che ne consegue, una delle scienziate che sembrerebbero esserne responsabili, intraprende, da sola, un viaggio nell’infinitamente piccolo, che la porterà a capire il vero motivo di quello sconvolgimento. E a renderla una sorta di nuovo messia, di quel mondo ormai completamente cambiato, nel quale si sono risvegliati, per dire, anche personaggi come gli elfi. (pagg. 179-89).
"Il viaggio", "Futuro Europa" n. 26, ed. Perseo libri, ’99-un empatico e una Viaggiatrice Siderale si incontrano per caso viaggiando su un’astronave.
Lui ha il dono di saper vedere nell’animo delle persone, lei ha scelto di viaggiare fra le stelle per sempre, senza poter tornare al suo pianeta.
Si parlano, lei tenta di far capire la sua scelta, ma lui proprio non riesce, a capirla. Troppo incredibile lasciare tutto, per quanto terribile la motivazione.
Intenso, risulta piuttosto intrigante anche se, praticamente, dice solamente di questo dialogo. (pagg. 37-44).
"Il risveglio", "Futuro Europa" n. 30, ed. Perseo libri, 2002-bellissima fiaba di un’albero. Un albero con una consapevolezza, una profondità. E delle Verità. E di un bambino che farà amicizia con lui. Per arrivare a chiedergli di provare come sia essere un albero. Cosa che farà, in un’esperienza iniziatica fra magico e poetico davvero notevole. (pagg. 196-204).
"Loro stanno dormendo", "Futuro Europa" n. 43, ed. Perseo libri, 2005-un’astronave umana precipita su un pianeta alieno, e i membri dell’equipaggio in animazione sospesa vongono adottati dagli indigeni, che ne fanno una sorta di tramite per un cambiamento sostanziale del loro essere. Ma, tutto ciò, è visto attraverso questi alieni, che sono degli insetti, e hanno larve. Per le quali i superstiti vengono scambiati. Molto poetico, è davvero notevole per come riesce a raccontare la storia dalla parte degli alieni lasciando via via trasparire la… realtà che si cela dietro essa. (pagg. 183-190).
"Il mare giallo", "Futuro Europa" n. 45, ed. Perseo libri, 2006-ottimo, dice, come fa osservare il Malaguti nella presentazione, "… qualcosa di davvero originale e nuovo nel tema dei rapporti tra l’uomo e il proprio (e gli altri) pianeti." (pag. 79). In un lontanissimo futuro la Terra starà per subire una trasformazione profonda, geologica, e l’Uomo tenta di sfuggirvi. Costruendo immense stazioni orbitali, che saranno, però, sempre troppo piccole. Ma, finalmente, trova un altro pianeta che sembra poterlo ospitare. Solo che (come al solito) c’è qualcosa che non va. Molte persone spariscono, in campi di grano là trovati, inspiegabili. Al centro di tutto ciò c’è la figura dei Sorveglianti, persone che nascono con un dono molto particolare, quello di saper sentire la Terra, i suoi brontolii interni, e prevedere i terremoti. Una di queste figure ne è il protagonista, che, accompagnato da una deliziosa bambina con i suoi stessi poteri, troverà la soluzione all’enigma, e, e di più, una porta per un’altra dimensione, per un’evoluzione umana verso qualcosa di totalmente nuovo, e meraviglioso. Lo stile, come sempre nell’autrice, è molto poetico. (pagg. 79-106).
"Hanar", "Futuro Europa" n. 47, ed. Perseo libri, 2006-proseguimento di "Il mare giallo", vede i coloni di questo nuovo pianeta restare isolati, più nessun contatto con la Terra, e una rivolta contro i Sorveglianti ed i campi dove è possibile passare ad una comunione totale con l’universo.
In un finale forse un po’ troppo misticheggiante, Hanar, la figlia di quella bambina/sorvegliante, si ritroverà, dopo essere stata uccisa, nel luogo oltre dove andavano quelli che passavano dai campi, con quel nonno che era stato protagonista dell’altro racconto. E si aprirà una possibilità, per l’Umanità, di poter viaggiare nello spazio quasi che… non ci fosse, con la sola forza di quella nuova condizione. (pagg. 7-50).
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