Il condominio dei gatti
di Giorgio Celli, ed. Piemme, 2003, 158 pagg., 14,50 €
Bel giallo fantastico soft, con a protagonista un commissario di polizia in pensione: "…un uomo concreto, e non poteva essere diversamente, visto il mestiere che aveva scelto per vivere." (pag. 103).
E, questo suo avere un carattere razionale è ciò su cui si gioca, prevalentemente; egli incarna, per così dire, il tipico "scettico" al quale viene raccontata una storia fantastica, e/o la vive: "Ho molto esitato a renderla edotta di tutta la storia… perché ho temuto che lei mi credesse un pazzo, o, al meglio, un visionario." (pag. 88).
Il caso su cui verte la narrazione è, o sembrerebbe essere, incentrato su "… una religione esoterica, che risaliva al remoto passato." (pag. 100), demoniaca, di adoratori del Gatto risalenti, appunto, al culto di Bastet dell’antico Egitto.
Un gatto sacro viene rapito, e poi ritrovato cadavere, trafitto da uno spillone rituale: "…faccende che stanno sul confine che separa la scienza dalle leggende metropolitane, o dal paranormale…" (pag. 79).
Il finale sarà l’altrettanto tipico "ritorno alla normalità", con tutto il fantastico di cui si era detto fino ad allora che rientra, appunto, entro i precisi confini del razionale; era stato tutto un inganno per motivi di droga, di denaro.
L’irrazionale, il fantastico, sono solamente tali.
Ciò che, in ultimo, vi risalta maggiormente, è proprio questo discorso, di evidente matrice cattolica, sul ritorno dell’irrazionale nella nostra società sempre più scientifica: "Il nostro secolo sarà quello… della biotecnologia, e l’uomo fabbricherà se stesso… Andiamo verso l’avvento della noosfera, un solo cervello planetario, elettronicamente interconnesso, e verso il clone, che renderà tutti gli uomini identici, a dar corpo a una sorta di superuomo totale… Più la scienza avanza e più la magia cresce. Più il reale diventa razionale, più la superstizione afferma i suoi diritti. L’uomo non vuole, o forse non può,
rinunciare ai suoi miti. " (pag. 71-2); "…la scienza scivola nella fantascienza, e la fantascienza si ritrova nella magia… Che cosa è la New Age se
non il ritorno dei maghi, dei guaritori, dei veggenti?" (pag. 95).
Altri contributi critici: "Quei passi felpati nel condominio dei gatti", trafiletto sul "Corriere della sera" del 26/11/ 2003
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