Le terre del silenzio
di Pietro Fratta, "I delfini" n. 1, ed. Delosbooks, 2003, 9,50 €, 134 pagg.
Fanta-horror molto particolare, basilarmente per essere scritto in un prosa poetica che fa un uso molto personale della costruzione del periodo, adattandola, cioè, a ciò che si vuole dire.
L'umanità stà soccombendo per la comparsa improvvisa, e misteriosa, di una razza dall’apparenza del tutto simile a noi, ma dai connotati vampireschi. Mangiano, gli uomini, sono il loro unico nutrimento.
Gli ormai pochi superstiti vagano in lande desolate, braccati come animali, poca e malridotta tecnologia che li aiuti.
Ciò è visto attraverso lo sguardo di un ragazzo, che, vistasi… divorata l’intera famiglia, e ritrovatosi a crescere solo, in quelle lande, diventa un feroce ammazza-vampiri/alieni.
Giungerà ad una numerosa comunità di sopravvissuti, per conoscere l’amore di una nemica, e, praticamente, morirne.
Ma, come ho detto, ciò che prevalentemente caratterizza questo romanzo, è lo stile. Che, spesso concentrando significati proprio per mezzo di quella personalizzazione della costruzione del periodo, riesce a dire di questa spaventosamente cruenta fine dell’Umanità in maniera decisamente molto buona, anche se abbisognante di un’attenzione più alta di quella necessaria per una prosa normale.
[ Indietro ]
Recensioni Fs italiana Copyright © di IntercoM Science Fiction Station - (440 letture) |