Il sogno di Pandora
di Sara Boero, "Il battello a vapore", ed. Piemme, 2008, 15,50 €, 304 pagg.
Una bambina comincia a scrivere un racconto, ma dopo il primo capitolo se ne dimentica. Quando sarà una ragazzina lo ricomincerà, ma inconsciamente, senza ricordarsi di averlo iniziato.
O, almeno, così sembrerebbe.
Le sembrerà che si scriva dà sé, tanto da rimanere col fiato sospeso, fra un capitolo e l’altro, nell’attesa di come proseguirà.
Il romanzo procede così, alternando un capitolo di "Il sogno di Pandora", il racconto che la ragazzina stà scrivendo, con uno della sua vita nel… mondo reale. Nel quale ha i soliti problemi coi genitori, si ammala di una malattia incurabile che la porterà ad essere paralizzata su di una sedia a rotelle ed avrà una storia con un ragazzo.
Solamente che, alla fine, si rivelerà non esserlo affatto; era solamente un mondo incantato nel quale un mago crudele l’aveva rinchiusa, dal quale il protagonista del suo racconto, nel quale c’era, guardacaso, una sua omonima, la libererà.
Certo, è per bambini: "A partire dai 10 anni", si legge in retrocopertina, ma è scritto in un bel linguaggio giovane, fresco, ed è costellato di battute davvero divertenti.
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