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VITIELLO Bruno


Nato 3 febbraio '66 a Napoli, dove vive e lavora, e si è laureato in Lettere Moderne all’inizio del ‘91. È collaboratore editoriale dell’ed. Perseo libri/Elara, e ha collaborato, in qualità di saggista, alla rivista "If", ed. Odoya.

Romanzi: "La venere nera", "Futuro Europa" n. 8, ed. Perseo libri, '91

"Progetto Michelangelo", "Narratori europei di science fiction" n. 17, ed. Perseo libri, 2003

Antologie: "Orizzonti del domani", "Long stories sf" n. 47, ed. Scudo, 2016; comprende, "Specchi", "Un pezzo alla volta"*, "La sindrome Montale"*, "Simulatore"*, "In principio era il Verbo"*, "Il villano e il visconte"*, e "L'ombra dell'Inseguitore"*, e forse altri

Racconti: "Cirano metallico", "Sf…ere" n. 26, '83

"La casa delle carte", "Sf…ere" n. 37, '85

"La linea gialla", "Futuro Europa" n. 2, ed. Perseo libri, '89-kafkiano, col suo dire di una situazione fantastica senza delimitarne in nessun modo i contorni, risulta decisamente affascinante, con tutta la sua carica di curiosità ontologica. (pagg. 135-144).

"L'abito definitivo", "Futuro Europa" n. 4, ed. Perseo libri, '89-ambientato in un futuro nel quale l’abbigliamento ha assunto un’enorme importanza ("Vestiti disegnati al computer con un’infinita gamma di possibili combinazioni, a seconda dei gusti, della cultura, della professione, del livello economico di chi li indossa…. un abito… Mostra tutto te stesso, senza equivoci o perdite di tempo." (pagg. 71-2)), e al cui vertice percui ci sono gli Stilisti, racconta dell’omocidio di uno di essi, perché possessore dell’ultima copia al mondo delle fiabe di Hans Christian Andersen, compresa quel "Gli abiti nuovi dell’imperatore", dalla quale come forse saprete prese il nome la mitica rivista "Re nudo". Perché quella satira poteva essere letale, per i mandanti, gli altri Stilisti: "L’antico acido della satira, capace di corrodere ogni tipo di potere." (pag. 77). Davvero buono, anche se molto prevedibile. (pagg. 65-78).

"Combinat", "Futuro Europa" n. 10, ed. Perseo libri, '92-tradotto in inglese come "Kombinat", "Different Realities" # 1, '97, tr. Joe F. Randolph-in una ditta d’informatica, lentamente ma inesorabilmente, si diffonde un videogioco. Che non si sa da dove provenga. E che nessuno riesce a risolvere, bloccando completamente l’attività produttiva. Ad un anziano viene in mente che possano averlo mandato gli Altri, la concorrenza, cosa che, nel frattempo, è venuta in mente anche al lettore. Ma, poi, finisce con un nulla di fatto, nessuna soluzione. Enigmatico, come tutta la produzione dell’autore. (pagg. 49-59)

"Il linguaggio dei colori", "Futuro Europa" n. 12/13, ed. Perseo libri, '95-linguistico, racconta di un playboy umano che tenta di irretire la bella figlia di un ambasciatore alieno. Solo che, questa, comunica unicamente tramite lampeggi colorati dalla fronte. Molto prevedibilmente, finirà per fallire, per le sfumature, di quella lingua: "Alcune sequenze di colori… hanno fino a otto significati differenti, a seconda del contesto in cui sono situati. Un po’ come certi vocaboli del cinese." (pag. 226). (pagg. 220-229)

"Conto alla rovescia", in "A Lucca, mai!", "Narratori europei di science fiction" n. 3, ed. Perseo libri, '96

"Bunker", "Futuro Europa" n. 23, ed. Perseo libri, ’98

"Il dilemma", "Futuro Europa" n. 26, ed. Perseo libri, ’99-romanzo breve in un certo qual senso apocalittico, nel quale si ipotizza che, in un futuro, sull’umanità scenda un disastro immane; la totale infecondità maschile. Ma quasi, totale; infatti, un uomo, per ironia della sorte un prete, non lo sarà. Ma quegli, in parte per gli insegnamenti ricevuti, e in parte per un’esperienza avuta da giovane (aveva messo in cinta una ragazza, che poi, praticamente, aveva abbandonato, per poter proseguire la sua carriera), fugge. Non vuole dare il suo seme per la possibilità della continuazione dell’umanità. In una breve premessa l’autore ci dice che l’ha scritto in memoria del padre appena morto. (pagg. 171-207).

"Regina", "Futuro Europa" n. 29, ed. Perseo libri, 2001-short story dal tipico finale a rovesciamento, che vede un uomo pensare mentre stà andando da Regina, la femmina potente e ricca che ha scelto lui, fra i moltissimi pretendenti, per… avere figli. Solamente il fatto che si trovi in una rivista di sf fa presagire il finale: si tratterà, ovviamente, di un’aliena, qualcosa di simile, appunto, ad un’ape, regina. (pagg. 171-173).

"Specchi", "Futuro Europa" n. 30, ed. Perseo libri, 2002-che riprende l’idea di Philip K. Dick in "Minority Report", gia ripresa, in forma di romanzo, da Furio Colombo in "Privacy". La prevezione del crimine, quando esso è ancora solamente (o, almeno, si pensa), nella mente del criminale. Con evidenti questioni etico-morali annesse. Di privacy, ovviamente. Qui il condannato, un professore di Storia dell’arte, regredisce, trovandosi in una cella tre metri per tre, ad osservarsi in infiniti specchi. (pagg. 219-228).

"Il riparatore", "Futuro Europa" n. 34, ed. Perseo libri, 2003-in un tipico futuro alla Blade runner, nella megalopoli delle terre della Lega Mitove (Milano-Torino-Venezia) che riempie interamente la Padania, si aggira un Riparatore. Da tempo, ormai, ogni apparecchio elettronico è costruito in modo che nessuno ne sappia interamente la struttura, e l’elettronica, così come, d’altronde, la Storia e la Filosofia, sono state messe fuorilegge. Si deve comprare il Nuovo, se si guasta il Vecchio. Ma lui è un ribelle, e si aggira per il ghetto dei disperati a riparare, per poco o nulla. Ma, un giorno, capisce di avere un collega. Incuriosito, ed allarmato, tenta di contattarlo, e vi riesce. Scoprirà che era un killer di una multinazionale giapponese. Molto ben scritto, purtroppo temo che sia piuttosto veggente. Magari non fino a quegli estremi, ma già ora una “politica aziendale” di quel tipo è già realtà. (pagg. 9-23).

"Un pezzo alla volta", "Futuro Europa" n. 35, ed. Perseo libri, 2003-un incubo senza spiegazioni; un uomo che, nel tipico risveglio in un luogo di cui non sa nulla, si ritrova immobilizzato ad infinite apparecchiature mediche, senza riuscire a ricordarsi il perché. Non viene data nessuna spiegazione, di quel suo stato, tranne il fatto che, l’uomo, si ricordi della sua infanzia, e di una sua vita normale, che fa scartare l’ipotesi che egli possa essere una sorta di coltura per parti di ricambio. Si, perché, progressivamente, gli amputano parti del corpo. Il finale ci rivela che è un racconto metaforico: "L’esistenza procede mediante amputazioni…. a… volte i tagli sono sottili, quasi impercettibili, tanto che nemmeno ce ne accorgiamo, convinti che tutto sia a posto, che in fondo vada bene così… E invece perdiamo sempre, continuamente qualcosa… Parti di noi che non ritroveremo più, una diversa ogni giorno, ogni ora, ogni minuto… Fino a scoprirci soli, nudi, svuotati di tutto." (pag. 48). (pagg. 41-8).

"L'ombra dell'inseguitore", "Futuro Europa" n. 37, ed. Perseo libri, 2004-ottimo, racconta, in una prosa adeguatamente esotica, di un futuro remoto nel quale l’umanità è ridotta ad una piccola tribù in fuga perenne da un qualcosa che, sembra di potervi intuire, sia l’ormai mortale fulgidezza di un Sole penetrante l’atmosfera senza la difesa della fascia d’ozono; ma, questo, è, come ho detto, solamente intuibile, mentre il phatos di questa fuga per una salvezza dura, l’unione forte che essa produce, sono molto ben trasmessi. (pagg. 107-127).

"Funny World", "Futuro Europa" n. 39, ed. Perseo libri, 2004-amaramente ironico spot pubblicitario del più grande parco divertimento della Terra: l’Italia. Nel quale è possibile commettere qualunque nefandezza con la sicurezza di non averne conseguenze negative. Il Vitiello ha decisamente il dente molto avvelenato. (pagg. 133-136).

"Subdola invasione", in "La guerra dei mondi", "Nova Sf*" n. 69, Perseo libri, 2005

"L'ultima lezione", "Futuro Europa" n. 42, ed. Perseo libri, 2005-utopia negativa, vede un professore che stà per andare in pensione ripensare alla sua vita scolastica. Alla scuola cambiata radicalmente, da quando l’aveva frequentata lui: digitalizzata, i professori presenti in classe solamente via schermo. Assisterà, impotente, alla morte di un suo alunno, e, con gesto di sfida, vorrà andare a quell’aula, che gli sarebbe proibita, per, in qualche maniera, comunicare la sua partecipazione al loro dolore ai suoi compagni. Verrà, invece, letteralmente dilaniato, in un "… parossismo di odio e di amore…" (pag. 280). Una pecca che mi sembra di dover dire è il suo eccessivo dire la negatività di questa scuola disumanizzata tramite i pensieri, molto dilungati, di questo professore, invece di limitarsi a raccontarli attraverso la narrazione. Ma, forse, senza di essi, non si capirebbe troppo il resto. (pagg. 256-280).

"In principio era il Verbo", "Futuro Europa" n. 43, ed. Perseo libri, 2005-un incubo fantascientifico molto ben scritto, nel quale ad un uomo di un futuro prossimo capita l’impensabile. Ha un incidente, e… dimentica tutte quante le sue password. In un mondo nel quale sono diventate "… una specie di tabù religioso che coinvolgeva l’essenza interiore, più profonda di ogni individuo…" (pag. 20). "Poche cose nella sua vita non erano regolate da codici d’accesso." (pag. 13). E così, d’improvviso, si ritrova tagliato fuori da ogni possibilità di… vita civilizzata. Vagando come un barbone, si risveglierà poi semi assiderato, per battere la testa cadendo dalla spossatezza. E ritrovare la memoria. Davvero notevole, anche, e soprattutto, perché terribilmente veritiero su quanto potrebbe realmente accadere. (pagg. 7-33).

"Il villano e il visconte", "Futuro Europa" n. 44, ed. Perseo libri, 2005-science-fantasy, ambientato comè in un mondo decisamente alieno in piena era feudale, vede un signorotto dal temperamento filosofico, meditativo, decidersi a sperimentare un’invenzione del suo alchimista, una macchina che trasfonde il temperamento di due esseri l’uno nell’altro. E così, per trenta giorni (che non sono affatto i nostri, giorni), lui vivrà la vita di un suo suddito, che aveva trovato a pescare, abusivamente, ed il villano la sua, fra ogni ricchezza e… mollezza. Entrambi completamente inabituati, a quella vita, però il visconte riuscirà ad apprezzarla, e ad irrobustirsene, proprio per il fatto di aver abbandonato quella sua indole… indolente; mentre il villano quasi impazzirà, non riuscendo a gustare tutto quello che aveva sempre desiderato, per quanto ora a sua portata. Così, a tempo scaduto, il visconte riprenderà la sua vita, ma senza più quell’anima fiacco, anzi; mentre il villano si suiciderà. Il tutto è scritto con un bello stile riecheggiante tutti i topoi classici del genere. (pagg. 271-283).

"La sindrome Montale", "Futuro Europa" n. 45, ed. Perseo libri, 2006-soft horror nel quale uno psichiatra ha la prima avvisaglia di quello che sarà un fenomeno planetario. Il ritorno dei morti. Nella visione di ogni persona. Senza che si possa avere alcuna comunicazione, con loro. Ognuno vede, e solamente lui può farlo, il morto che gli è più vicino affettivamente. Bell’atmosfera, corroborata dalla citazione di una poesia di Montale, appunto, che dice proprio della barriera che divide i vivi ed i morti, che forse è flebile, o forse inesistente. (pagg. 273-282).

"Rumore di stivali", "Robot" n. 49, ed. Delosbooks, 2006-ottimo, è uno di quei racconti che sembrano, fino all’ultimo, mainstream. Dice della necessarietà, del popolo tedesco, di dover esorcizzare lo spettro del nazismo. E della difficoltà, di ciò. Uno studioso, di origini ebraiche, del fenomeno, assiste al tentativo di dare sepoltura cristiana a delle SS sotterrate sommariamente, impedito da della folla inferocita. Il finale vede queste SS uscire dalle loro tombe, e camminare in mezzo a noi come zombi, in un evidente simbolismo dello spettro del nazismo, appunto, che si aggira ancor oggi nelle coscienze. Nell’inconscio collettivo, che ne è protagonista. Scritto ottimamente, dice senza dire, riuscendo a farlo. (pagg. 114-122)

"La perversione più grande", in "La perversione più grande", "Nova Sf*" n. 76, ed. Perseo libri, 2006

"Simulatore", "Futuro Europa" n. 46, ed. Perseo libri, 2006-in un futuro si riesce, combinando biotecnologia e cibernetica, a creare un androide che può subire qualunque cosa, fino ad esserne distrutto, in quanto rigenerabile da ciò rimane, di lui. E che viene usato per capire i danni, e quindi le cure e le prevenzioni, di varie nuove armi altamente distruttive. All’androide viene cancellata la memoria, di quanto gli succede, ma lo verrà a sapere, e deciderà di uccidersi. Bel racconto, quindi, che verte sul tema quanto mai attuale dell’eticità della sempre più intensa commistione fra umano e artificiale. (pagg. 113-132).

"Gli ultimi bambini", "Futuro Europa" n. 48, ed. Perseo libri, 2007, poi "Short stories" n. 15, e in "Anniversary", "Universo" n. 33, ed. Scudo, 2018, 2018-in un futuro nel quale l’umanità abita ormai solamente l’Antartide, la rimanente parte del pianeta inabitabile per guerre nucleari o disastri ecologici, il protagonista, un uomo di mezz’età… di 120 anni (l’attesa di vita è di 300), guarda per caso, ed errore, una Bambina. In un mondo nel quale la natalità è quasi ridotta a zero, infatti, i bambini sono Bambini, e vivono in un regge isolate, godendo ogni previlegio ed essendo adorate quasi come divinità. Non viene immediatamente arrestato solo perché quell’imperdonabile errore lo aveva commesso a causa di un suo amico Precettore, uno dei pochissimi insegnanti che vivevano a stretto contatto, coi Bambini, e che avevano grandi previlegi anch’essi. Ma poi viene prelevato dal suo appartamento dalla polizia apposita per la difesa dei Bambini, e pensa che, per lui, sia ormai finita. Ma, invece, verrà portato proprio dalla Bambina di cui aveva incrociato lo sguardo, che si rivelerà per una… quasi ex, Bambina, che di lì a pochi minuti dovrà lasciare quel paradiso, e diventare una normale cittadina. Che gli chiede di… possederla. Lui rifiuterà, non tanto perché non la desideri, ma perché capisce che quello sarebbe stato, per lei: "Una vera cacciata dal Paradiso." (pag. 330). Molto buono. (pagg. 309-330).

"Contatto", "Futuro Europa" n. 50, ed. Elara 2008

"Crepa", in "Immaginare la scienza", a cura di Ugo Malaguti, "Speciali Elara" n. 4, ed. Elara, 2010

"Insania", in "Volterra in giallo e nero", a cura di Pietro Gasparri e Luca Ortino, "Cocktail" n. 10, ed. Della vigna, 2011

"Übermensch", in "I sogni di Cartesio", a cura di Giuseppe Panella e Luca Ortino, "La botte piccola" n. 16, ed. della Vigna, 2013

"Sangue del nostro sangue", in "Tornando a casa", "Quasar" n. 2, nuova serie, ed. Della vigna, 2014

"Il prestito", in "Il prezzo del futuro", a cura di Gian Filippo Pizzo e Vittorio Catani, "Cose che voi umani", ed. La ponga, 2015

"Salvator delle battaglie", in "Continuum Hopper", a cura di Roberto Chiavini, Luca Ortino, Gian Filippo Pizzo, "La botte piccola" n. 26, ed. Della vigna, 2016

"Diritto di sciopero", in "Costituzioni future", a cura di Luigi Petruzzelli, "Cocktail" n. 15, ed. Della vigna, 2018

"Quant'è bella giovinezza", "Robotica.it" n. 75, ed. Delos digital, 2020

"Spire", in "Rapporti dal domani", a cura di Gian Filippo Pizzo, "Odissea digital fantascienza" n. 92, ed. Delos digital, 2020, "Odissea fantascienza" n. 95, ed. Delosbooks, 2020

"Insania", "Innsmouth" n. 18, ed. Delos digital, 2021

"Il poeta e il cavaliere", in "Gente di Dante", a cura di Caterina Perrone e Carlo Menzinger, "Le ali della fantasia" n. 11, ed. Tabula fati, 2021

"Porte", in "Soundscapes. Storie fantastiche da panorami musicali", a cura di Luca Oleastri, ed. Scudo, 2021






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