HORRAKH Livio
Nato a Trieste il 4 luglio '46, laureato in Lingue Moderne per Traduttori e Interpreti di Conferenze, nel ’66 cura, con Gianfranco Battisti, Vittorio Curtoni, Fabio Pagan e Mauro Gallis, il numero unico "Decimo pianeta". Nel '69 è andato in autostop a Babilonia. Giornalista, traduttore, interprete di conferenze e insegnante universitario, dirige i Corsi Centrali di Lingue Straniere dell'Università Popolare di Trieste. Ha realizzato
sceneggiati e atti unici radiofonici.
Ha collaborato, in qualità di saggista, a "Verso le stelle", ed. Solaris.
Romanzi: "Grattanuvole", "Galassia" n. 228, ed. La tribuna, '77-finalista (3°), premio "Italia" '78
Racconti: "Nembo Dio contro entropia Gambadilegno", "Verso le stelle" n. 12, '68
"S.T.A.N.C.O.", idem
"Dove muore l'astrogalo", in "Amore a quattro dimensioni", a cura di Vittorio Curtoni, Gianfranco de Turris e Gianni Montanari, "Galassia" n. 137, "Bigalassia" n. 15, ed. La tribuna, '71, '72, "Delos" n. 33, '98,
e "I mondi di Delos", "Nuovo millennio" n. 1, ed. Garden,
'99-premio "Italia" e "Europa Sf" '72; tradotto in francese, da Angelina Berforini, come "Où meurt l'Astragale", "Le Livre d'Or de la Science-fiction - Science-fiction italienne" (Pocket '81)
"Il poeta della sopraelevata", "Galassia" n. 155, ed. La tribuna, '71
"Tutto l'acido dell'impero", in "Maturità", "Galassia" n.
223, ed. La tribuna, '76, e in "Delos" n. 46, '99-tradotto in tedesco come "Die ganze Säure des Imperiums", in "Labyrinthe der Zukunft", a cura di Lino Aldani (Wilhelm Heyne, '84), tr. Hilde Linnert
"L'astronave di Giovanni", "Verso le stelle" n. 10/11, ed. Solaris, '79
"Synn", "Star" n. 3, ed. Epierre, '80
"L'Hotel dei cuori spezzati", in "L'Hotel dei cuori spezzati", a cura di Luciano Comida, "Musica", ed. Gammalibri, '84
"Il viaggio di D. Bowie", idem
"Invasione fredda n° 1: sceneggiatura del video promozionale a computerizzazione animata per l'ultimo album americano di Jim Hendrix", idem, con lo pseudonimo di
Lucio Hakerman
"Il buddha dell'era oscura", "Robot" n. 41, ed. Solid books, 2003-da un progetto di vecchia data, un'idea di un romanzo monumentale, del '77, risulta, inevitabilmente, datato, dicendo, ancora, della Guerra Fredda; ma,
oltre a ciò, è un bell'esperimento linguistico, nel quale, principalmente, viene immessa una gran quantità di neologismi, tutti dovuti al dilagare della Rete, che, ormai, affolla ogni aspetto dell'esistenza, in ogni angolo del pianeta: "esternogrammi", "oloessere",
"virtuotipo", "verdescente", "sensoelicitata",
"eteroschermi".
La storia che racconta, per quanto datata, risulta avvincente, e, forse, più divertente di quanto avrebbe potuto esserlo quando è stata pensata; lo sperimentalismo
rimane quasi sempre entro ambiti accettabili, fruibili senza eccessiva difficoltà, con abbondanti dosi di sesso; solo una volta, mi è sembrato, eccede, dando "implicature" per "implicazioni", che mi pare eccessivo, e troppo forzato (pag. 35). (pagg. 7-65; ve ne è una presentazione,
dell'autore, a pag. 8)
altri in "Decimo pianeta", "Cronache del decimo pianeta", e antologie francesi e (?) tedesche
Poesie: "Io consumo", "Decimo pianeta", '67, in appendice a "L'odissea di Alain Hardy", di U. Malaguti, "Galassia" n. 88, ed. La tribuna, '68, "Novae terrae speciale" n. 1, '79
"Agonia", "Verso le stelle" n. 9, '67
"Mondo 2000", "Verso le stelle" n. 11, '68, e n. 1, 2° serie
"Fuga", "Verso le stelle" n. 12, '68
"Dopo la bomba", idem
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