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a cura di Franco Forte, "Millemondi" n. 90, ed. Mondadori, 2021, 7,90 €, 368 pagg.


Ecco la terza antologia di "Millemondi" tutta italiana, dopo quel "Strani mondi" e "Distòpia", che stà dunque diventando una buona abitudine.

Come si può facilmente capire, il tema di questa è il viaggio nel Tempo; e ciò che bisogna dire sicuramente è che gli autori hanno escogitato dei modi di raccontarlo che, come vedremo, sono spesso innovativi.

Sappiamo bene quanto dia difficile, in fantascienza, avere idee originali, ma qui, appunto, ne troviamo frequentemente.

Come si può facilmente capire, il tema di questa è il viaggio nel Tempo; e ciò che bisogna dire sicuramente è che gli autori hanno escogitato dei modi di raccontarlo che, come vedremo, sono spesso innovativi.

Sappiamo bene quanto dia difficile, in fantascienza, avere idee originali, ma qui, appunto, ne troviamo frequentemente.

Ma andiamo a vedere i racconti.


--"L'ultima lettera", di Fabio Aloisio (pagg. 13-37)-da un futuro disastrato arrivano… immondizie.

E il presente diventa un caos nel quale le città vengono sommerse, da essi.

Il racconto segue due trame, una di un ragazzo del presente e una donna del futuro che si scrivono; per mezzo di capsule temporali.

E l’altra di un uomo che, dopo aver assistito al primo arrivo di immondizie, che sommergerà Milano, diventa una sorta di guerriero che tenta di contrastare quegli accadimenti, con contatti col futuro.

Alla fine quella donna, ormai completamente non umana, riversata in un computer e senza parti organiche, decide di farsi buttare, con quella spazzatura, ed andare dal suo amore del passato.

Ma quell’altro penserà che sia l’avanguardia di un’invasione robotica dal futuro, e la ucciderà.

Ma…

A parte la poca plausibilità di quanto viene raccontato, lo si fa in una prosa più che passabile, e le implicazioni etiche ed umane che solleva non sono poca cosa.

Evidentemente, è il libero arbitrio, ciò di cui prevalentemente vi si tratta.


-"L'impronta del passato presente", di Franci Conforti (pagg. 39-59)-un uomo si risveglia da un viaggio psichedelico e si ritrova fra le mani l’amante morta. Peggio che fatta a brandelli.

Ma non ricorda nulla.

Viene assolto, ma vuole sapere.

Risale a chi la produceva, quella droga…

La trama è molto complessa, ma, alla fine, si scoprirà che tutto ciò che accade viene come registrato, e viaggia poi nel tempo, rimanendo come disponibile.

E i due protagonisti principali si ritroveranno all’interno di questo flusso temporale… atemporale.

Il tutto non è per nulla chiaro, ma è comunque ben raccontato, con degli spunti di buona prosa.


-"Corvi", di Davide De Boni (pagg. 61-83)-un uomo scopre di avere il cancro, e decide di farsi ibernare.

Si risveglierà in un futuro lontanissimo, sull’orlo di un buco nero dove il Tempo è praticamente fermo.

La donna che aveva fatto la chemioterapia assieme a lui, e di cui si era innamorato, aveva trovato il modo di usare i buchi neri.

Poi la trama si fa molto più complicata, e avvincente.

Davvero buono, riesce a creare un buon phatos.


-"La crononauta di Hawking", di Luigi De Pascalis (pagg. 85-101)-il famoso fisico riceve una chiamata… da futuro.

È una donna che gli racconta che, nel suo tempo, l’Umanità è ormai prodotta in serie, niente più parti, solo persone pre-qualificate per uno scopo preciso.

E gli chiede di poter utilizzare il suo seme, conservato in una banca, del seme, per avere un figlio naturale, che, pensa, poi tenterà di cambiare quello stato di cose.

Buono, l’idea decisamente originale, mi è sembrato però un po' troppo detto, più che raccontato.

Il lungo discorso di quella donna sul suo tempo… ma d’altronde è funzionale al racconto.


-"Il giorno in cui vinsi la guerra del passato", di Davide Del Popolo Riolo (pagg. 103-119)-una scienziata assiste all’avvio della… macchina del Tempo.

Ma, dal futuro, arriverà Hitler, con dei soldati.

E uccideranno tutti, tranne il grande professore che aveva ideato la macchina, e lei, che riuscirà a fuggire.

Con l’aiuto della IA dell’Istituto riuscirà ad annullare la terribile minaccia per il mondo del futuro ormai completamente smilitarizzato.

In un modo davvero divertente.

Il racconto ha un ottimo ritmo, parte piano poi improvvisamente accelera per non fermarsi più fino alla fine.


-"Saluti e baci da Amboise", di Lanfranco Fabriani (pagg. 121-143)-ambientato nel mondo dell’UCCI, l’agenzia per i viaggi nel Tempo sul quale l’autore ha scritto vari romanzi, vede degli agenti temporali che riescono a recapitare a Leonardo da Vinci dei fogli che gli daranno l’idea proprio dei viaggi nel Tempo.

Che quindi potranno esistere.

È un po' la gallina che è nata prima dell’uovo… ma è comunque ben scritto, con un velo di umorismo che lo pervade tutto, e dalla trama ben congeniata.


-"Le parole", di Clelia Farris (pagg. 145-157)-una donna trova la sorella morta nel suo studio, e comincia scrivere sul suo spazio in internet una storia.

La sorella era una scrittrice, e la leggono in tutto il mondo in diretta.

Racconta di come la sua famiglia fosse stata molto affezionata al "Diario di Anna Frank", del laboratorio per i viaggi nel Tempo, e di come le due sorelle piccole avessero deciso di tornare al tempo dell’arresto di A. Frank, per salvarla.

Per poi però dover lasciare in quel passato una delle due, e riportare Anna nel futuro, dove era diventata una scrittrice.

Ma… ; il tutto si svolge con fuori dalla porta chiusa di quello studio il figlio di Miriam (Anna?), che tenta di entrare.

Alla fine…

Non se ne comprende appieno la trama, ma è comunque molto ben scritto.


-"Mangiatempo", di Andrea Franco (pagg. 159-179)-una poliziotta ha un caso davvero strano; uno scienziato ne ha ucciso un altro, e rubato del materiale.

Ma avevano ricevuto il Nobel, e avevano davanti una carriera magnifica.

Scoprirà che ciò a cui stavano lavorando, e che aveva rubato, erano delle sfere che, se ingoiate, facevano tornare indietro nel tempo. E la figlia era malata di cancro.

Ben scritto, riesce a creare una buona atmosfera, e a contorno della trama gialla c’è una storia d’amore lesbico descritta direi molto bene.


-"La creatrice di tempi", di Gianluca Cremoni, con lo pseudonimo di Lukha B. Kremo (pagg. 181-207)-in un mondo nel quale Napoleone, Giulio Cesare e Hitler sono capi di stato… oggi, un poliziotto viene incaricato di indagare su modifiche del passato che non avrebbero dovute esserci.

E scoprirà, appunto, di essere in un mondo artificiale, creato da un’entità…

Un racconto sul Tempo con un’idea originale è davvero una rarità, e questo è anche ben scritto, e con una sorpresa finale ben fatta.


-"Chronology", di Flavia Imperi (pagg. 209-229)-un attore viene contattato da una setta che promette di guarire dalle proprie afflizioni psichiche per mezzo del viaggio nel tempo.

Psichico, appunto.

Andrà nel suo passato, e scoprirà che la sua personalità è fasulla, che era un omicida che per salvarsi se ne era fatta trapiantare una nuova.

Guarirà davvero, nella psiche, ma non diventerà la reclam vivente di quella setta…

Dall’idea abbastanza originale, è ben scritto, ed intriga bene il lettore.


-"Caccia al tesoro", di Leonardo Patrignani (pagg. 231-261)-ottimo, racconta di un gioco organizzato da un multimiliardario per l’assegnazione del suo patrimonio, alla propria morte.

I concorrenti, suoi familiari, ed un amico, avranno ventiquattro ore di tempo nelle quali poter vagare a proprio piacimento nella sua, del miliardario, vita, registrata momento per momento dal momento che si era fatto innestare il dispositivo atto a farlo che ormai avevano tutti quelli che potevano permetterselo.

E dovranno scoprire la parola che li renderà straricchi.

Davvero molto ben scritto, in una prosa che supera per qualità almeno i racconti fin qui letti, e una strutturazione della trama che lo rende molto intrigante.


-"Corpi paralleli", di Giovanna Repetto (pagg. 263-287)-una donna della Genova del 1943 si trova, all’improvviso… su di un altro pianeta.

Scoprirà che, là, si va per viaggio telepatico, il proprio dna che forma un altro corpo identico a quello originale; e che ci si arriva da ogni epoca.

E, là, ci sarà anche un conterraneo, e con… temporaneo, che le salverà la vita, e del quale si innamorerà.

La trama ha anche una, complessa, altra parte, ma è decisamente un buon racconto, dall’idea originale (si ricorda un po' il mondo del fiume di Farmer, ma…), e scritto nell’ottima prosa che è di ogni opera dell’autrice.


-"Tectiti", di Dario Tonani (pagg. 289-301)-due soldati sono a guardia di una… fenditura nel tempo.

Dalla quale sbucano pezzi di passato, da una battaglia specifica della 2ª guerra mondiale.

C’è stata una pioggia di meteore, e…

Il finale sarà a sorpresa, e davvero sorprendente.

Ancora una volta, un racconto dall’idea originale, e ben strutturato.


-"L'orizzonte degli eventi", di Claudio Vastano (pagg. 303-328)-giallo fantascientifico, di hard, sf, più precisamente.

Il detective incaricato di indagare sull’incendio doloso che ha distrutto un laboratorio e sull’omicidio a sangue freddo del figlio del suo proprietario scoprirà… che era per salvare il Mondo dalla catastrofe.

Il perché è piuttosto complicato, e ad alto rischio di spoiler.

A me, sinceramente, l’hard sf non piace più di tanto, né i gialli; mi pare di poter dire che sia comunque ben scritto, e che l’idea di base sia piuttosto originale.


Come ho detto, ciò che risalta maggiormente è la gran quantità di idee decisamente originali che gli autori hanno trovato per raccontare la loro visione del viaggio nel Tempo.

E la buona qualità della prosa.

Come ho, anche, detto, il racconto del Patrignani è qualitativamente molto più avanti di ogni altro, ma anche molti altri sono scritto direi molto bene.

E mi sento di poter dire che questa qualità difficilmente la si trova nella sf americana.

Dunque, aspettiamo le prossime uscite Millemondi tutte italiane con grande fiducia!!

Il volume è completato dall’"Introduzione" di Franco Forte (pagg. 5-8), dalle "Biografie autori" (pagg. 329-335), e da un bel saggio, "Breve, tortuosa storia dei viaggi nel tempo", di Salvatore Proietti (pagg. 337-355).


Altri contributi critici: recensione di Errico Passaro, "Dimensione cosmica" n. 16, ed. Tabula fati, 2021, pag. 79






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