BEHA Oliviero
Nato a Firenze nel ‘49, è laureato in Lettere e in Filosofia. Dal 2001 al 2006 è docente di "Sociologia dei processi culturali e comunicativi" all'Università "La Sapienza" di Roma.
Giornalista, ha iniziato a "TuttoSport" e "Paese sera", poi, dal ‘76 all’’85, a "Repubblica" e successivamente a "Rinascita", "Il messaggero", "Il mattino", "L'indipendente", "l’Unità", e, ora, "Il fatto quotidiano" e la rivista "Leadership medica", attività per la quale ha vinto i premi "Mario Pastore-Giornalista per l'Ambiente" 2000 e "Guidarello" 2001.
Nell’’87 dà inizio alla sua attività radiofonica e televisiva, particolarmente intensa e di successo, che si è conclusa, televisivamente. con "Attenti a quei tre", dal giugno '96 al luglio '97, e radiofonicamente con "Radioacolori", improvvisamente soppressa nel settembre 2004.
È autore di testi teatrali, "Volevo essere Pasolini” e "Italiopoli", raccolte di poesie, "All'ultimo stadio", vincitore del Premio Selezione Bancarella, "Anni di cuoio", del Chianciano, "Inverso", del Selezione Viareggio e del Biella e "Ripercussioni" del Capua-Mediterraneo.
Narrativamente ha pubblicato anche il romanzo "Sono stato io", ed. Marco Tropea, 2004 e i saggi "Crescete & prostituitevi", ed. BUR, 2005, "Trilogia della censura", ed. Avagliano, 2005, "Diario di uno spaventapasseri", ed. Marco Tropea, 2006, "Indagine sul calcio", ed. BUR, 2006, con Andrea Di Caro, "Italiopoli", ed. Chiarelettere, 2007 e "Il paziente italiano", ed. Avagliano, 2008.
Romanzi: "Eros terminal-il sesso, l’età, il potere", "Narratori moderni", ed. Garzanti, 2009
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