ISAAC
Data: Lunedì 01 marzo 2004
Argomento: Narrativa


un racconto di Claudio Tanari

Stiamo riposando, adesso, io e gli altri nove.

Ho combattuto negli ultimi tre periodi, di nuovo. Abramo, il Padre, mi aveva detto di farlo.

Dovrei avviare il programma di autodiagnosi, però…non ancora.

Guardo intorno le lastre di cristallo che mi separano da Abramo quando mi parla.

Non so cosa ci sia oltre l’Arena. E non so perché ci faccia lottare: cinque periodi fa MHI32 è stato danneggiato seriamente e ritirato dal recinto. Non è più tornato.

A volte Abramo mi fa delle "domande" e io "rispondo" velocemente, a volte molto velocemente e capisco che lui è contento (stira di lato gli angoli della bocca, mostra i denti e socchiude gli occhi).

Nel recinto è buio, ora; tra sei periodi dovremo combattere ancora.

Silenzio. Solo la visione termografica rivela i corpi dei miei compagni, in immobile attesa.

I primi giorni di Novembre 2045 si disputerà l'annuale torneo di combattimento biotronico The Biotron Tournament.

Le iscrizioni sono completamente gratuite ed aperte per concorrenti di qualsiasi nazionalità: è sufficiente inviare un videomessaggio all’indirizzo biotronfighting@alderan.net con allegata l’immagine e i dati tecnici del (o dei) biotron.

Eseguo il memobackup del combattimento di ieri: contro Ant IV, un esapode di terza generazione. L’arena circolare con i quadrati di partenza rossi e blu, i visi tesi dei Padri… Abramo aveva installato su di me il chip di aggressività media.

Ho afferrato quasi subito il Nemico e gli ho strappato due delle sue appendici.

I risultati del torneo saranno pubblicati in tempo reale durante lo svolgimento dello stesso, tramite classifica e statistiche aggiornate ogni dieci incontri. Le regole di partecipazione e le regole tecniche di svolgimento del torneo sono qui di seguito riportate.

Dagli squarci irregolari hanno cominciato a fuoriuscire i cavi e i fluidi degli emoconduttori, la sua andatura si è fatta irregolare e stentata. Ho visto Abramo che rivolgeva un’occhiata al Padre di Ant IV, accompagnata da una serie di emissioni vocali ritmiche e da un colpo a mano aperta sulla spalla dell’altro. Ma Ant IV mi ha abbrancato con i restanti quattro arti…

Ogni biotron deve essere accompagnato da una breve scheda descrittiva che ne chiarisca strategia e tattica, illustrando gli aspetti salienti del suo comportamento. Tale scheda deve comprendere i dati anagrafici dell'autore, comprensivi di un recapito videofonico o e-mail.

… mi ha lacerato il cranio e la calotta protettiva provocando la temporanea assenza di percezioni visive…

2. I biotron devono pervenire all'organizzatore entro e non oltre la mezzanotte del 31 Ottobre 2045. Farà fede la data di spedizione registrata sul server SMMP.

… dopo tre nanosecondi, avevo terminato il resettaggio e l’upload dei moduli di cattura delle immagini: Ant IV stava per vibrare un secondo fendente sulla mia Unità Centrale di testa. Ho effettuato una manovra diversiva rovesciandomi sul dorso e scagliando sul bordo della recinzione il Nemico.

I biotron e le schede devono essere necessariamente registrati su file in formato ASCTT puro (charset UE-ASCTT: non usate caratteri speciali o lettere accentate, non usate word processor!), eventualmente raggruppati in un archivio compresso in formato Cut/PKCut o in un formato compatibile (non usate altri compressori!).

Poi l’ho inquadrato nel visore di rilascio inviando al suo indirizzo le onde Theta che gli hanno danneggiato il software immobilizzandolo quel tanto che è bastato a estrarre e fare pezzi la sua Scheda Madre. Avevo vinto. Abramo emise ancora, stavolta a voce più alta, i suoi versi ritmici, mentre il Padre di Ant IV raccoglieva il biotron bloccato nell’ultimo gesto prima della disattivazione.

Non sono ammessi, come mezzi di trasmissione: posta ordinaria, elettropiccioni viaggiatori, mec-cani da riporto, primati, softy-disk, SCD-ROM, chip audio e video, olofoto; se non avete un compressore adatto ed il vostro biotron è molto ingombrante potete spedire cartucce Lambda Cut o sintodisk rimovibili, ma non saranno restituiti.

Attenzione: i biotron che non rispettino anche una di queste condizioni sono automaticamente esclusi dal Torneo e venduti come rottami.

Abramo mi ha sollevato visibilmente soddisfatto (ha stirato di lato gli angoli della bocca, mostrato i denti e socchiuso gli occhi), poi mi ha riposto qui, nella rimessa, insieme agli altri.

Regole di combattimento

1. I partecipanti si affronteranno sia in uno scontro singolo (f2f) che nella modalità 4vs4 (ogni biotron duella contemporaneamente con gli altri tre presenti nell'arena).

2. Il limite di cicli/CPU (virtuali) massimi per ogni tipo di match è posto a 200.000 (circa 10 minuti in tempo umano).

3. I punteggi saranno assegnati secondo lo schema seguente:

12 punti al vincitore;

3 punti a ciascuno dei superstiti di un pareggio a due;

2 punti a ciascuno dei superstiti di un pareggio a tre;

1 punto a ciascuno dei superstiti di un pareggio a quattro se i danni riportati dal biotron sono superiori al 40%;

0 punti a ciascuno dei superstiti di un pareggio a quattro se i danni riportati dal biotron sono inferiori al 40%.

GaAK si è seduto: sta completando il programma di ottimizzazione dei dati e di auto-manutenzione. Dovrei farlo anch’io. ma prolungo il loop dell’auto-valutazione dei danni per altri 10 cicli.

Ricominciamo:

- ISAAC – Intelligent Self Assessing Assault Cybortron…

- attendere per il download delle istruzioni…

Anche quest'anno EgoioProg, sponsor della manifestazione, mette in palio per il primo classificato assoluto del Torneo un fantastico virtualdrive Iomega 750TeraB. Il nuovo virtualdrive offre una velocità elevata con un trasferimento dati di fino a 7,5 TB al secondo (massima). Tutti i dischi sono protetti da un rivestimento di bioplastica rigida, e comodi da trasportare: stanno perfettamente nella tasca di una camicia. Sono robusti e resistenti a colpi, urti e graffi. Il drive consente agli utenti di collegare il dispositivo ad un flexydesktop o un laptop sottocutaneo senza effettuare il reboot del sistema o dover effettuare installazioni complicate.

Il software di Abramo mi ricorda con insistenza (ogni 0,5 cicli) l’urgenza di effettuare l’automanutenzione. Il mio visualscanner passa in rassegna gli altri: c’è odore di acidi e di carne bruciata nel crepitio dei bisturi a impulsi… Abramo non mi ha mai spiegato il motivo dei combattimenti. Dovrebbe farlo… GaAK salda lo strappo sul carapace di fibra di silicio: esita un po’, quando si accorge che lo sto fissando, poi ricomincia a lavorare sul danno. Nella testa la voce sintetizzata di Abramo mi ricorda che se non avvierò la checklist tra due cicli, partirà la procedura automatica. Escludo il default e spengo il segnale di allarme, immediatamente attivatosi. Adesso gli altri mi osservano. Il buio della rimessa è spazzato da una lama di luce. Un Padre? Le celle dei sensori termografici disegnano la sagoma ondeggiante di un umano che si avvia verso lo squarcio di luce. Il bianco "spara" nei sensori che recuperano la loro efficienza quasi immediatamente. Il rettangolo luminoso si restringe, si oscura del tutto… poi si riapre appena.

Mi dirigo verso la luce, dapprima lentamente, poi sempre più in fretta; il rumore dei miei passi risuona nel vuoto.

Mi guardo indietro, GaAK ha interrotto il suo lavoro e mi guarda: tutto intorno a lui le fioche spie degli standby occhieggiano nella semioscurità sospesa, perplesse…

La luce, dorata, proprio davanti a me.

E’ di pochi mesi fa la notizia, di un biotron da combattimento "intelligente" fuggito dal laboratorio dove era "nato". ISAAC, questo è il suo nome, ha approfittato della distrazione di un addetto per dimostrare doti insperate, che hanno lasciato tutti a bocca aperta. Il cybortron (questo il nome tecnico del nuovo tipo di biotron), assieme ad altri dieci a lui simili era parte di un progetto intitolato "La sopravvivenza del più forte" finanziato dalle Forze Armate dell’Unione Europea con la collaborazione della Biotronic Industries di Varese. ISAAC aveva partecipato - a scopo sperimentale e di collaudo – a molti tornei di combattimento. Messo a riposo in un recinto della BI ha deciso di infilare la porta e di darsela a gambe. L’unico commento del suo "creatore", Abramo Isman, è stato: "Non so proprio come sia riuscito a trovare la porta d’uscita, e perché lo abbia fatto".

(La Repubblica, 25 Aprile 2045)







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