AROLDI Andrea
Racconti:
"Il turista", "The Dark Side" n. 3, '82, e "Dimensione cosmica" n. 1,
ed. Solfanelli, '85-innanzi tutto questo racconto richiede una grande capacità immaginativa, direi quasi visionaria. Un turista, George Shadwell, è a Firenze, e riesce ad entrare in S. Maria del Fiore di straforo, per via di: "…una leggera fessura tra lo stipite e la porta.". Là incontra una presenza: "…una ragazza bionda, con i fluenti capelli raccolti in una coda... (che egli)... aveva già
incontrata la mattina e proprio in quel luogo affollato che è ponte vecchio. Se ne stava in un gruppo di figli del sole, vicino ad un hippy che stava suonando
una chitarra.". Lei gli si appoggia contro, e lui si rilassa, si lascia andare a quello che sembra un sogno fantastico: "Sognò quella volta. Un sogno strano in
cui era solo uno spettatore. Non sulla Terra, ma su di un altro pianeta. Gli abitanti erano violenti e sanguinari. Era in atto una rivoluzione e le stragi erano immense... un uomo avanzava nell'immenso caos senza esserne toccato... dal fondo di una strada ecco sopraggiungere una donna con in braccio un bimbo di pochi mesi... appena le sue mani lasciarono il piccolo il viso si contorse in una
fitta di dolore e come un pupazzo di neve al sole estivo, si sciolse in una pozzanghera rossa.". Al risveglio in lui c'è una specie di folgorazione, ovvero ricorda ed ammette di non essere terrestre, e di fare parte di un piano che non deve essere fermato. Ma poi: "…la sua mano scattò sulla gola della ragazza senza smettere di baciarla teneramente, la strangolò."; ormai è chiaro, egli è il fratello di Gesù, ma un fratello ribelle: "Padre mio, per poter riconquistare il tuo ultimo figlio dovrai pensare a qualche cosa d'altro. Ho avuto quasi duemila anni di tempo per pensare alla scelta fatta da mio fratello.". Non credo che sia
il caso, qui, di vedere nel protagonista l'Anticristo; più che altro è una raffigurazione ontologica plausibile e perfino convincente, con quel tocco di civiltà aliena, di quel Dio-imperatore di un altro pianeta in guerra, che tenta di portare la pace, lo sa poi lui perchè, su di un altro mondo. Prassi dice che "…non (è) privo di ingenuità", per quanto "…mette in mostra qualcosa"; degno di nota. Un pò di ingenuità c'è, e quel "qualcosa" io lo definirei come la capacità di far riflettere, di mettere in discussione, di muovere le acque, in sintesi.
(ed. "The Dark Side": pagg. 34-6; ed. Solfanelli: pagg. 30-1)
6° capitolo di "Mumbo jumbo", "The Dark Side" n. 4, '84, con Marco Gordini, Silvano Drago, Enrico Barbierato, Zanicchi, Roberto Sturm, Pansini, Vincenzo
"La festa di fine anno", "Sf…ere" n. 32, '84
"Morte di un sogno", 2006, in questo sito
"Il guardiano della fiamma", idem
"Queen", idem
"L’uomo perfetto", idem
"Non è solo fantasia", idem
"L'invocazione", idem
"Quante volte abbiamo desiderato veder sorgere la Terra dietro Appennini lunari", idem
"Il trono dell'immortale, ovvero il ritorno", idem
"La festa di fine anno", idem
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