Antologia italiana
ed. Associazione culturale "Il borghetto", '93, 282 pagg., per i soli soci dell’associazione
FANTASTICO
Antologia in cui sono raccolti i racconti vincitori delle 7° ed 8° edizione del Premio "Città di Montepulciano", del '92 e '93.
In questo volume non sono indicate le varie sezioni di cui i racconti sono vincitori, ne il loro piazzamento, e neppure a quale delle due edizioni abbiano concorso.
-"Ricordi di notte", di Elena Agostini (pagg. 11-24), buon racconto di Sf classica, in cui si racconta una storia piena di phatos, di uomini e androidi.
-"Nu", di Furio Allori (pagg. 25-30), è la storia, narrata in prima persona, di un bambino alle prese con un oggetto dai poteri magici, che lo difende dal male.
-"Exterminator", di Ennio Amadio (pagg. 31-5), è il divertente racconto di un uomo che immagina di vendicarsi, violentemente e fantasiosamente, dei mille piccoli torti subiti nel suo quotidiano.
-"Offerta di Lemonade s.p.a.", di Monica Arcellaschi (pagg. 36-9), è l'umoristica storia di uno sbarco di marziani veri offuscato da una campagna pubblicitaria
basata proprio su queste.
-"Più non dovrò chiedermi", di Giuseppe Armezzani (pagg. 40-2), è un apologo metaforico su di un uomo che ricorda il suo essere divenuto adulto.
-"Il virus bagnensis", di Luciano Baroni (pagg. 43-7), umoristico, è la storia di un sogno a sfondo sessuale, che, di onirico, però, ha ben poco.
-"L'ombra", di Linda Bartolucci (pagg. 48-52), molto intenso, è il racconto del fantasma di una giovane ragazza che torna a dare l'esame conclusivo della scuola che frequentava, pochi giorni dopo la sua morte.
-"Il vento", di Ermanno Bartoli (pagg. 53-6), vi si narra di un uomo ossessionato, proprio, dal vento.
-"Caledvwlch", di Luciana Benotto (pagg. 57-68), davvero stupendo, è il racconto di una di quelle che solitamente chiamiamo streghe, la cui memoria di esserlo riemerge dopo secoli di esilio.
Ella è una Tylwyth Teg, la gente dalle veste rossa, il popolo fatato.
Scritto magistralmente.
-"L'esclusa", di Gabriella Boitano (pagg. 69-70), è la storia freudiana di una ragazza il cui padre avrebbe voluto un figlio maschio, castrandone la femminilità.
-"Forse seimila miglia di lontano", di Massimo Carli (anche in "Oltre..." n. 8/9, ed. Sanesi, '93; pagg. 71-8), una favola vera e propria, in cui un uomo in pensione riceve la visita di una voce, dal suo passato, che lo rimanda, quietamente, indietro nel tempo.
È una voce che si incarna, poi, in una persona, cosa tipica del fiabesco.
-"I lari", di Luciano Carpitella (pagg. 79-93), è il racconto di un uomo che, da bambino, ha una visione dei propri antenati che vengono a rassicurarlo sulla
loro protezione per tutta la vita, e che poi ha la medesima visione da adulto, al cui manifestarsi, però, egli si dice che: "...una spiegazione scientifica doveva pur esserci..." (pag. 89).
Tema universale che si può ritrovare, anche, nella poetica buzzantiana, prevalentemente in "Il segreto del bosco vecchio".
-"Un'estate singolare", di Piera Colombera (pagg. 94-6), un racconto surreale, avente, a protagonista, una donna che entra ed esce da un muro, diventando statua e
donna alternativamente.
-"Omaggio alla poesia", di Piera Colombera (pagg. 96-8), è la storia di un essere invisibile che: "...sgusciando completamente fuori dal bozzolo"
(pag.96), indispettisce gli uomini ed evoca gli dèi.
-"Soliloquio", di Marcello Curti (pagg. 99-101), è la scioccante storia di un uomo esasperato dalla moglie, che la uccide, dopo aver letto nel Vangelo "Chiedete e vi
sarà dato".
-"Quella mattina di sole", di Giovanni De Feo (pagg. 102-8), notevolmente intriso di poeticità, è il racconto del ricordo di un adulto che va a rivisitare il suo primo giorno di scuola, dapprincipio sospintovi dalla voce narrante.
-"Stracci", di Paolo Ferrari (pagg. 109-15), davvero divertente, narra di un uomo affetto da una malattia stranissima, per cui qualunque cosa indossi questa si sgretola, e delle sue vicissitudini.
-"Una lettera dal carcere", di Franz Fioravanti (pagg. 116-20), strutturato a racconto a sorpresa finale, racconta di un uomo che si trova, senza sapere
perché, in carcere; ma...
-"Fumoir", di Davide Ghezzo e Amalia Adamo (pagg. 121-3), uno strano racconto che sembra, più che altro, l'inizio di uno più lungo, o di un romanzo.
-"La candela", di Athe Biasci Gracci (pagg. 124-6), è il racconto di ricordi d'infanzia di una professoressa.
-"Due segni sui polsi", di Leda Biggi Graziani (pagg. 127-31), storia di una giovane donna infatuata di un anziano di un anziano professore, che lo
riincontra, a chilometri di disranza, un'ora prima della di lui morte.
-"La giacca blu", di Stefano Mariani (pagg. 132-3), è il racconto di una donna delle pulizie che si imbatte in una strana giacca con delle strane aperture.
Sarà un essere fantastico quello che si rivelerà esserne il proprietario.
-"Agli stagni d'Ixells", di Pina Mistretta (pagg. 134-51), storia di un rapimento, ambientata in Belgio, senza alcuno spunto fantastico.
-"In viaggio con zia Sabri", di Luigi Pachì (anche in "Oltre" n. 3/4, anno 3°, ed. Associazione culturale "Il borghetto", '93; pagg. 152-62), un buon racconto horror, dal finale decisamente agghiacciante.
-"Storia di uno spermatozoo che fu tinto di azzurro", di Sonia Pinto (pagg. 163-5), è un racconto imperniato su uno spermatozoo che ha la sventura di essere
utilizzato per un esame, dopo aver a lungo atteso, invece...
-"Una domenica diversa", di Pierfrancesco Prosperi (anche in "Il sonno della ragione non genera mostri", a cura di Errico Passaro, "Percorsi di cultura politica" anno 1, n. 6, ed. Pantheon, 2002 e "Ambigue utopie", a cura di Gian Filippo Pizzo e Walter Catalano, ed. Bietti, 2010; pagg. 166-75), altro buon racconto, e non poteva che essere così, del Prosperi, in cui si ipotizza un futuro alternativo molto prossimo in cui, in Italia, vi siano i partiti di centro al governo e i progressisti all'opposizione, e si racconta del tentativo
catastrofico di un uomo di andare a votare.
Notevole la trovata, un sistema elettorale mai nemmeno pensato, credo, da alcun politico.
-"La regina del paradiso", di Metella Ragionieri (pagg. 176-84), una fiaba vera e propria, in cui si ironizza sugli stilemi stessi della favolistica.
-"L'incontro", di Amilcare Ramella (pagg. 185-89), buon racconto tutto d'atmosfera, in cui un
uomo riincontra una sua vecchia fiamma e...
-"Il barbagianni pilota", di Giovanni Battista Repetto (pagg. 190-3), una favola i cui protagonisti sono un bambino, tipicamente, ed un barbagianni
parlante, ed in cui figurano anche delle sirene.
-"Il richiamo", di Giovanna Puleo Rizzarelli (pagg. 194-206), un racconto di Sf classica, in cui si raccontano le avventure di uno studioso, in un'atmosfera
squisitamente creata e discretamente suggerita.
-"Diritto d'autore", di Ilaria Sebastiani (pagg. 207-20), splendido racconto horror alla Lovecraft, davvero intrigante, da cui è ben difficile distogliere
l'attenzione prima che finisca.
-"Il maestro di setteporte", di Antonella Selvaggi (pagg. 221-4), è una storia, piuttosto frammentaria, di un amore e di una morte, piuttosto intensa.
-"Lo spacciatore", di Mirella Sparacino (pagg. 225-40), divertente, in cui, in un futuro talmente squallido che nessuno ride più, un uomo inventa una droga
nuova; vende pezzetti di comicità, in un mondo in cui è vietato ridere.
-"La storia di A.", di Roberto Sturm (anche in "Futuro Europa" n. 16, ed. Perseo libri, '97, e in "Sangue sintetico", a cura di Roberto Sturm, "peQuod" n. 9, ed. peQuod, '99; pagg. 241-57), racconto
piuttosto anomalo, in cui, in un futuro prossimo, un giornalista scrive un pezzo, su un combattimento di galli, sport nazionale, sullo stile di Dos Passos, in un mondo in cui il giornalismo è stato abolito.
-"Il cartellino", di Roberto Tebano (pagg. 258-61), racconto di Sf piuttosto raffazzonato, ma ugualmente divertente.
-"Le guglie del duomo", di Paolo Tosini (pagg. 262-75), racconto horror in cui si narra di un ragazzo la cui mente viene assalita da un'entità demoniaca, ma
alla quale riesce a resistere.
-"Senza titolo", di Luisa Vassallo (pagg. 276-8), surrealistico, in cui si fa un discorso sull'arte, e l'artista; principalmente, sul suo essere distaccato
dalla vita vera, reale.
-"La storia del filo di fumo", di Claudia Zaggia (anche in "Oltre" n. 3/4, anno 3°, ed. Associazione culturale "Il borghetto", '93; pagg. 279-80), è la storia surreale del fumo di una sigaretta che decide di non
disperdersi nell'aria.
-"Il volo", di Claudia Zaggia (pagg. 280-2), altro racconto surreale; questa volta al centro della narrazione troviamo una matita.
Il volume è introdotto da delle "Note introduttive" di Mauro Scarpelli (pagg. 8-9).
Altri volumi del Premio "Città di Montepulciano", in ordine cronologico:
"1° premio letterario... per racconti fantastici"
"2° premio letterario... per racconti fantastici"
"I racconti fantastici di Montepulciano"
"38 racconti italiani (e non) di genere fantastico"
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"Oltre" n. 23/24
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